Sanzioni per mancata formazione ECM: non sono previste sanzioni economiche

Data:
10 Dicembre 2013

Sono ultimamente pervenute presso gli uffici dell’Ordine numerosissime richieste di chiarimento in merito alle eventuali sanzioni da applicare a chi non acquisisce ogni anno i crediti ECM necessari per soddisfare gli obblighi formativi. Trattandosi di un argomento di interesse generale si è ritenuto opportuno estendere la materia a tutti gli iscritti.

In seguito all’introduzione, con la Legge 148 del 14/09/2011, di sanzioni per la mancata o incompleta formazione ECM, è sorta una certa confusione riguardo a tali sanzioni, le quali non sono assolutamente, in alcun caso, di natura economica. A tal proposito infatti alcuni iscritti all’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma hanno recentemente ricevuto una e-mail in cui veniva loro richiesto un versamento di denaro, come sanzione per non aver espletato regolarmente la formazione ECM. A fronte di quanto accaduto, il Presidente del predetto Ordine ha immediatamente diffuso una nota con la quale veniva smentito categoricamente quanto affermato nelle mail inviate, evidenziando a chiare lettere come la nota in questione fosse assolutamente falsa.

Quest’Ordine pertanto, nel ribadire quanto dichiarato dal Presidente romano, invita i propri iscritti a disattendere ogni eventuale richiesta del genere ed a condividere queste informazioni con tutti i colleghi, in modo tale da evitare il più possibile che la notizia errata si diffonda e che la classe medica subisca truffe di natura pecuniaria.

Relativamente alle sanzioni si rende noto che questi aspetti del sistema, correlati alla previsione di un obbligo legislativo in capo sia al singolo operatore sia alle Aziende pubbliche che alle strutture private accreditate, sono al momento largamente indefiniti, avendo assunto più le caratteristiche di requisiti e titoli, ad esempio concorsuali, che non di motore di sviluppo di percorsi professionali.

Dunque la netta prevalenza delle motivazioni professionali su quelle economiche o di carriera, di premio o sanzione (praticamente inesistenti), costituisce ulteriore argomentazione per quanti ritengono che la “compliance” dei professionisti al sistema formazione si realizza, soprattutto, attraverso il loro pieno coinvolgimento nelle decisioni e nella gestione: tale riflessione costituisce uno dei pilastri del progetto di governo clinico. Considerata la complessità e la delicatezza del tema, la Commissione Nazionale ECM promuoverà un confronto con i soggetti interessati al fine di definire proposte in ordine ad un sistema di incentivi e sanzioni per sviluppare l’impegno dei professionisti in ordine ai processi formativi ECM, in coerenza con l’ordinamento ed i CCNL e gli ACN vigenti.

L’orientamento è quello di bandire ogni forma di coercizione e sanzione, fermo restando l’obbligo dell’ECM, e preferire il premio rivolgendosi a professionisti maturi che capiscono il dovere etico, deontologico e professionale di dedicare il giusto tempo al proprio sviluppo professionale. La sanzione può semplicemente essere la valorizzazione di chi si forma costantemente e ne dà evidenza al cittadino e chi non lo fa. In prospettiva si può pensare, a sistema rodato, alla ricertificazione del titolo abilitante all’esercizio professionale quale elemento premiante e discriminante.

Precisazioni ed avvertenze
Alcuni concetti e dichiarazioni riportati in questa notizia, sono tratti da un’intervista che il Dott. Luigi Conte – Componente la Commissione Nazionale ECM e Coordinatore della Quarta Sezione Commissione ECM – ha rilasciato ad una testata giornalistica.

Ultimo aggiornamento

10 Dicembre 2013, 09:11