Iscrizione dei CTU nel Registro Generale degli indirizzi Elettronici (ReGindE) del Ministero della Giustizia – L’Ordine promotore a sostegno dei propri iscritti

Data:
16 Luglio 2014

L’Ordine promotore dell’inserimento nel ReGindE del Ministero della Giustizia, a sostegno dei propri iscritti
I Colleghi interessati devono inoltrare formale richiesta agli uffici dell’Ordine indicando il Tribunale di iscrizione, l’indirizzo di posta elettronica certificata ed il proprio domicilio fiscale.

Si fa seguito a quanto già trattato sull’argomento nel numero 2/2014 di Messina Medica e precisamente nella rubrica dedicata alla posta.

Come già a conoscenza, a seguito della riforma della Giustizia civile, il DL 179/2012, decreto convertito con modificazioni nella Legge n.221/2012, ha previsto che le comunicazioni e notificazioni a cura della cancelleria del Tribunale siano effettuate esclusivamente per via telematica e che a tal fine il Ministero della Giustizia, con il decreto n.44 del 21 febbraio 2011, ha istituito il Registro Generale degli indirizzi Elettronici (ReGindE) che raccoglie i dati identificativi nonchè l’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) dei soggetti abilitati quali ad esempio i CTU, ma non gestisce informazioni già presenti in registri disponibili alle pubbliche amministrazioni nell’ambito delle quali sono recuperati gli indirizzi di PEC.

Quest’Ordine, pur non avendo l’obbligo di procedere alle iscrizioni dei CTU nel ReGindE, essendo tenuto invece a rendere pubblici tutti gli indirizzi PEC dei propri iscritti attraverso le comunicazioni effettuate al sito del Ministero dell’Economia (www.inipec.gov.it), di recente è stato destinatario di numerose richieste di comunicazione della casella PEC al Ministero della Giustizia, da parte dei medici e degli odontoiatri esercenti esercenti l’attività di CTU.

Dette richieste scaturiscono dalle difficoltà che i predetti professionisti incontrano presso le cancellerie di alcuni Tribunali della nostra Provincia che imputano erroneamente all’Ordine professionale l’obbligo della registrazione non provvedendo di converso all’adempimento di competenza e cioè quello della registrazione degli indirizzi di posta elettronica certificata nel RegIndE.

Al fine di porre fine a questa spiacevole situazione e di conseguenza tutelare i propri iscritti da imprevedibili conseguenze, l’Ordine ha ritenuto opportuno predisporre tutte le attività necessarie per l’accreditamento dell’Amministrazione presso il Ministero della Giustizia per la trasmissione telematica degli indirizzi di posta elettronica certificata e la registrazione nel ReGindE di quei professionisti che ne hanno già fatto richiesta e di quelli che la vorranno inoltrare.

Pertanto considerato che allo stato attuale l’Ordine, non essendo in possesso degli elenchi dei medici e degli odontoiatri esercenti l’attività di CTU, non può procedere con la così detta iscrizione d’ufficio, è necessario che chi intende avvalersi dei servizi offerti presenti una formale richiesta, da inoltrare agli uffici di segreteria tramite PEC, e-mail o fax, indicando il Tribunale di iscrizione, l’indirizzo di posta elettronica certificata ed il proprio domicilio fiscale.

Ultimo aggiornamento

16 Luglio 2014, 13:59