Prescrizioni sanitarie: da oggi cambiano le regole

Data:
1 Ottobre 2010

Dal 1° ottobre 2010 entra in vigore il decreto regionale inerente il regolamento delle prescrizioni
I medici che applicano il ricettario unico regionale devono seguire precise indicazioni
Responsabilità diretta con l’obbligo del proprio timbro e firma per i medici fuori ricettario

A partire da oggi i medici siciliani dovranno attenersi alle nuove regole sulle prescrizioni sanitarie stabilite dall’assessorato regionale per la Salute con decreto del 12 agosto scorso, pubblicato nella G.U.R.S. n.38 del 27 agosto 2010, concernente il nuovo “Regolamento di gestione delle prescrizioni”.

I soggetti prescrittori preposti all’uso del ricettario unico regionale sono i seguenti:

1. medici di assistenza primaria e pediatri di libera scelta;
2. medici specialisti ambulatoriali interni;
3. medici di continuità assistenziale;
4. medici ospedalieri;
5. medici degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e dei Policlinici universitari.

Il decreto impone, ai soggetti pubblici e/o privati accreditati che siano erogatori di prestazioni specialistiche, di attivare le agende di prenotazione differenziate secondo i criteri stabiliti nel nuovo regolamento. Si prescrive inoltre che, a partire dall’1 ottobre 2010, su ogni prescrizione di prestazione specialistica ambulatoriale, effettuata seguendo il ricettario unico regionale, vanno riportate particolari indicazioni quali, la formulazione della diagnosi o del quesito diagnostico, la specifica indicazione del livello di priorità clinica nel caso di prestazioni critiche e l’indicazione se si tratta di prescrizione “suggerita” dallo specialista.
Queste indicazioni costituiscono anche il presupposto necessario per l’ammissibilità di un eventuale relativo rimborso. A partire dal 1° ottobre 2010, dunque, e secondo i dettami stabiliti all’art. 97 della legge regionale n.11 del 12 maggio 2010, non potrà più essere accettata dalle strutture pubbliche e private accreditate, una ricetta di prestazioni in cui manchino le indicazioni sopra elencate.
Nel caso in cui, invece, il medico che effettua una prestazione non utilizzi il ricettario unico regionale, sempre a partire dal 1° ottobre 2010, dovrà apporre sulla prestazione eseguita la propria firma e il proprio timbro indicante nome e cognome, sigla della provincia sede dell’Ordine professionale ed il numero di iscrizione all’Ordine (es: Dr. Salvatore Restuccia – ME 4832), la data della prescrizione e, nel caso in cui operi in una specifica struttura, la sua relativa denominazione.
Vi è poi il caso particolare del medico che utilizzi il ricettario unico regionale ma allo stesso tempo segnali la prestazione come “suggerita”. In questo caso il soggetto prescrittore dovrà trascrivere, nella voce “campo a disposizione delle regioni”, il numero di iscrizione all’Ordine con la sigla provinciale in cui ha sede l’Ordine professionale del soggetto che ha stilato la prestazione cosiddetta “inducente”.
Il nuovo “Regolamento di gestione delle prescrizioni” prevede, infine, che siano le Aziende sanitarie provinciali del sistema sanitario regionale, ad effettuare le azioni di monitoraggio e controllo delle prescrizioni specialistiche effettuate nelle strutture pubbliche e private accreditate, con lo scopo di accertare che le prescrizioni effettuate siano appropriate e in linea con la normativa vigente.

Ai fini di un maggior approfondimento è possibile consultare integralmente il decreto regionale del 12 agosto 2010 al link sottoindicato.

Links & allegati

il decreto regionale del 12 agosto 2010

Ultimo aggiornamento

1 Ottobre 2010, 11:54