Novità sul programma ECM e sulla fase sperimentale della formazione a distanza

Data:
9 Marzo 2005

La Formazione a distanza (FAD) piace sempre più ai medici, ma sembra spopolare anche tra gli altri operatori sanitari tanto da far chiudere la fase sperimentale con numeri impressionanti. In soli 4 mesi di sperimentazione, di cui 2 estivi (luglio ed agosto), i 69 provider (cioè gli organizzatori di eventi formativi), selezionati dal Ministero della Salute per sperimentare la Formazione a distanza, hanno erogato corsi a 136.208 utenti che in 91.468 casi hanno portato alla erogazione di crediti formativi.
I dati presentati da Riccardo Vigneri, membro della Commissione Nazionale Ecm, nel corso del convegno “Il ruolo delle Società Scientifiche nell’educazione medica continua: esperienze in Italia ed Europa” organizzato dalla Federazione italiana delle società medico scientifiche, seppur ancora preliminari danno un quadro reale di quello che potrebbe essere il futuro della utilizzazione dei sistemi formativi a distanza.

I costi della Formazione a distanza

Dall’analisi dei costi sostenuti dai provider per organizzare i corsi, emerge che il costo medio per ora di formazione si aggira tra i 10 ed i 15 euro, mentre il costo medio di un corso, per partecipante, tra gli 80 ed i 120 euro.

Chi pagherà l’Ecm?

Nel corso dell’evento Franco Vimercati, membro della Commissione Nazionale Ecm, ha affrontato l’annoso problema di chi dovrà farsi carico dei costi della formazione. Per Vimercati al primo posto ci sono le aziende ospedaliere che per legge devono destinare alla formazione Ecm l’1% del monte stipendi (26 milioni di euro solo in Lombardia), in secondo luogo è plausibile che l’utente paghi una quota di iscrizione o di compartecipazione ai costi lavorando però in collaborazione con il dicastero dell’Economia per renderla fiscalmente detraibile. Infine si potrà ricorrere alle sponsorizzazioni delle aziende farmaceutiche e di tecnologia medica per singoli corsi o per progetti di formazione aziendale purché la sponsorizzazione sia etica, di tipo istituzionale e non generi conflitti di interesse sui contenuti della formazione.

ECM: chi non si aggiorna perderà l´esame di Stato

Il personale sanitario che alla verifica decennale non risulterà in regola con il conseguimento dei crediti ECM (Educazione continua in medicina) dovrà ripetere l´esame di Stato. E´ quanto previsto dal Piano nazionale per la formazione continua in medicina e per l´aggiornamento del personale sanitario 2005-2007 che il Ministro della Salute Girolamo Sirchia ha allegato al nuovo Patto di stabilità sanitario previsto nella Finanziaria 2005.
Il documento mira a regolamentare anche il tipo di aggiornamento offerto ai sanitari che dovrà garantire il punteggio massimo all’aggiornamento orientato agli obiettivi istituzionali mentre ai congressi e seminari sarà riservato un punteggio inferiore.
Il documento tende a disciplinare per l’anno in corso la seconda fase del progetto ECM e cioè l’accreditamento dei provider di formazione residenziale, formazione a distanza e formazione sul campo.

Ultimo aggiornamento

9 Marzo 2005, 09:35